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Porta i dati al centro, realizza il cambiamento: vi presentiamo Civilia Next

Luigi Zanella
Head of business innovation & development

 

Il modello di Amministrazione Digitale disegnato dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dal Team per la trasformazione digitale del governo Italiano dipinge un percorso di sviluppo dell’IT per la pubblica amministrazione che vede una sempre maggior interconnessione fra pubbliche amministrazioni attraverso l’utilizzo di infrastrutture immateriali comuni.

A questo si affiancano il CAD, le norme sulla digitalizzazione dei documenti e la recente riforma della pubblica amministrazione che possono essere attuate solo attraverso un’adozione intelligente del digitale negli Enti che metta al centro, unificando e certificando le diverse anagrafi presenti nei sistemi informativi e che preveda il ridisegno dei processi in una logica Fully Digital.

Compito del mercato è quello di assumere un ruolo di cerniera tra le impostazioni derivanti dal modello nazionale e le specificità della Pubblica Amministrazione locale che interagisce col territorio.

Il passaggio al digitale amplia il numero di utilizzatori dei sistemi, impone l’apertura dei sistemi verso l’esterno coinvolgendo nei processi e nell’uso dei dati cittadini ed imprese. Questi aspetti pongono questioni legate alla sicurezza, alla disponibilità ed elasticità dei servizi digitali a cui solo il Cloud può oggi dare una risposta.

 
 

Il cloud per le PA: si può fare

 

In questa ottica abbiamo sviluppato Civilia Next, la prima piattaforma software concepita per la PA digitale, dedicata a chi governa gli enti locali di qualunque tipologia e dimensione. Totalmente in cloud, Civilia Next abilita l’attuazione dell’Agenda Digitale dal centro alla periferia perché è allineata con le indicazioni strategiche di AgID.

La soluzione nasce integrata con le infrastrutture immateriali del modello nazionale (SPID, ANPR, PagoPA) ed è basata su un’architettura in grado di adattarsi rapidamente e di sfruttare appieno le opportunità delle nuove componenti nazionali previste dal documento di programmazione strategica ed economica delle PA italiane.

La disponibilità di banche date collegate fra loro e integrate con le banche dati a livello nazionale, e lo sviluppo di processi interamente digitali - dal ricevimento di un’istanza fino al rilascio dell’autorizzazione - aumenta enormemente l’efficacia dell’azione dell’Amministrazione, in particolare:

 
  • incremento dell’efficacia dell’azione amministrativa nei confronti di cittadini ed imprese: la disponibilità di dati aperti, di informazioni certe e di servizi on line allineati con le direttive nazionali relative alla modulistica unica riduce gli oneri a carico delle imprese per il reperimento di dati, l’inoltro e il monitoraggio delle proprie pratiche e la comprensione delle regole di funzionamento dell’Ente;
  • incremento dell’efficacia del tempo impiegato: l’adozione di processi interamente digitali consente ai tecnici dei comuni di concentrarsi sul cuore della propria attività, eliminando il tempo perso per il reperimento, lo spostamento e l’archiviazione delle pratiche e per la condivisione con altri uffici di dati e informazioni già note ai sistemi;
  • incremento dell’efficacia della spesa: l’adozione di soluzioni cloud e di servizi interamente digitali riduce il costo medio per abitante dell’IT rispetto a soluzioni installate presso l’Ente.
 

La semplicità d’uso abilita il digitale

 

Perché il passaggio al digitale abbia successo è necessario che le applicazioni siano semplici da usare e che guidino nell’uso in modo da accompagnare i tecnici degli Enti nello sviluppo delle proprie competenze digitali.

Civilia Next, adottando i paradigmi d’uso tipici del mondo Microsoft, integra in modo nativo gli strumenti di produttività individuale (strumenti di scrittura e fogli elettronici), riduce al minimo il gap iniziale e affianca gli utenti con webinar di aggiornamento sulle normative e di come Civilia Next ne supporta l’attuazione.

 

Misurarsi e confrontarsi con gli altri per migliorare i servizi alla comunità

 

Civilia Next prevede un modello di misurazione che consente di misurare il proprio grado di evoluzione digitale in termini di cambiamento realizzato e di confrontarlo con quello degli altri Enti della Community rispetto ai seguenti ambiti:

 
  • Digital Public Services: in che modo Civilia Next supporta il cambiamento delle Amministrazioni favorendo l’erogazione e l’organizzazione di servizi digitali;
  • Digital PA: in che modo Civilia Next è coerente con il modello italiano di PA digitale attraverso l’integrazione con i sistemi nazionali;
  • Digital Openess: in che modo Civilia Next consente di generare una PA aperta che permette di incrementare le relazioni digitali con il territorio;
  • Digital Human Capital: in che modo Civilia Next favorisce lo sviluppo delle competenze digitali in un Ente.
 

In sintesi, ciò che sta guidando i nostri investimenti è la profonda convinzione, confermata anche dalle normative europee e dalla recente riforma della pubblica amministrazione, che la PA italiana potrà rinascere e svolgere un ruolo attivo di governo dei propri territori, dal centro alla periferia, solo se si apre alle altre Pubbliche Amministrazioni, considera il digitale non solo come un fattore tecnologico ma come atteggiamento e strumento concettuale con il quale gestire la propria operatività interna e le modalità di rapporto con i cittadini. Maggiore centralità del dato, sia nell’operatività quotidiana sia come carburante per le decisioni e la formulazione delle politiche, come mezzo per interagire e coinvolgere cittadini e imprese e come asset sul quale creare valore e posti di lavoro.

Si può fare e ci crediamo. Pensiamo che questo approccio e questi strumenti siano il modo giusto per supportare la vera sostenibilità delle PA, la riqualificazione della spesa IT, la costruzione di policy in grado di rispondere in modo più efficace ai bisogni dei cittadini, delle imprese, del territorio.