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Innovazione e investimenti per una ripresa sostenibile

Intervistato da Nordest Economia, Marco Podini parla dello sviluppo del Gruppo in questa nuova fase di slancio, in cui la crescita non può prescindere dall’attenzione all’ambiente e alla società

 

La pandemia non è riuscita ad annientare l’ottimismo e la determinazione delle imprese: dopo i primi momenti di difficoltà, le aziende sono infatti entrate in una fase di forte slancio, che per certi versi presenta delle similitudini con il periodo di ricostruzione degli anni ’50 dello scorso secolo. Questo quanto emerso nel panel svoltosi durante l’evento “Top 100: il Nordest al decollo” di Nordest Economia, in cui Marco Podini, Presidente esecutivo di Dedagroup, ha dialogato insieme ad altri tre importanti imprenditori del Triveneto sulle opportunità aperte dalla ripresa. Gli stessi temi sono stati approfonditi, inoltre, in una videointervista di Paolo Possamai, Direttore Nordest Economia, hub Gedi per i quotidiani di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, a Marco Podini. 

La ripresa è in corso, soprattutto nel mondo della tecnologia, che è diventata, oltre che fattore abilitante, anche elemento di trasformazione dei modelli di business e del Go to Market per le aziende” ha spiegato Marco Podini a Paolo Possamai. 

Un momento fertile per lo sviluppo, che in Deda Group è guidato da due approcci complementari: la crescita per linee interne, con un importante percorso di internazionalizzazione, e la crescita per linee esterne, attraverso acquisizioni e partnership. Gli elementi cardine alla base della ripresa sono infatti la voglia di innovare e la volontà di continuare ad investire, soprattutto in periodi di crisi. Al tempo stesso, però, l’imprenditore deve tenere conto del proprio ruolo all’interno della società.

Viviamo in un mondo complesso, globale e interconnesso, dove affrontare i problemi sociali e il tema della sostenibilità è diventato imprescindibile. All’imprenditore è quindi richiesto uno sforzo aggiuntivo: non solo creare valore per la propria azienda e i propri clienti, ma avere uno sguardo aperto e inclusivo sull’intera società” afferma Marco Podini.