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Lavoro agile, tra formazione e sicurezza

Portare lo smart working in azienda non implica solo scelte organizzative, ma anche tecnologiche e di sicurezza informatica. Ne parlano Bruno Giacometti e Fabrizio Nuzzo su Start Magazine

 

Portare il lavoro agile in azienda non significa solamente fare sì che le proprie persone possano lavorare da casa, uno o più giorni a settimana. Significa, soprattutto, adottare un paradigma di scelte organizzative, tecnologiche e culturali, che consenta di evolvere il modo di lavorare, guardando al benessere aziendale da un lato, e alle esigenze del business e dei clienti dall’altro. 

In questo processo, non è sufficiente prestare attenzione unicamente agli strumenti che abilitano il lavoro da remoto, ma è necessario accompagnare le persone, aiutandole a sviluppare nuove skills, metodologie e approcci, senza tralasciare il tema cruciale della sicurezza. 

Lavorando da remoto, infatti, si esce dal perimetro aziendale, e cresce così la vulnerabilità dell’azienda verso eventuali attacchi informatici. Per questo motivo, smart working e cybersecurity sono due aspetti necessariamente connessi, spiegano su Start Magazine, Bruno Giacometti, Virtual Chief Information Security Officer di Deda Cloud, e Fabrizio Nuzzo, Pre-Sales Specialist di Deda Cloud.

Le imprese e le organizzazioni hanno quindi la necessità di adottare un adeguato modello per la gestione e la governance dei sistemi e della sicurezza IT, che unisca la formazione e creazione di security awareness con l’implementazione di soluzioni tecnologiche per un accesso sicuro a dati e applicazioni, anche da remoto. Un approccio strategico alla cybersecurity abbracciato da Deda Group e portato avanti dalle sue aziende che si occupano di cloud e sicurezza informatica: Deda Cloud, Managed Cloud & Security Services Provider, e Axsym, la società del Gruppo che si occupa di Compliance & Information Security. In questo senso Deda Group è un esempio di “walk the talk” perché per prima ha messo in atto un modello di cybersecurity che permette alle proprie persone di lavorare da remoto e in sicurezza. 

In uno scenario in cui la diffusione del lavoro agile rende le aziende più vulnerabili e il mondo del cybercrime elabora strategie di attacco sempre più sofisticate, è necessario adottare una visione ampia e complessiva che guardi all’organizzazione nel suo complesso: un approccio olistico in cui tecnologia e cultura contribuiscano a mettere il business in sicurezza” sottolineano Bruno Giacometti e Fabrizio Nuzzo. 

 

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