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Telemedicina e sanità territoriale: connessioni per cure aderenti al bisogno del paziente

Realizzare un nuovo modello di medicina territoriale richiede un approccio integrato. Lucio Marottoli ne ha parlato con FPA

 

La Missione 6 del PNRR prevede 7 miliardi di euro per realizzare un nuovo modello di medicina territoriale, che superi i limiti della sanità analogica e non crei disparità. Nella stessa direzione spinge il DM/77. Uno degli obiettivi è dare concretezza al principio del Transitional Care, che punta ad assicurare una continuità assistenziale al paziente durante tutto il suo percorso di cura, anche nel trasferimento da un asset all’altro. 

In questo contesto, la telemedicina, a cui il PNRR riserva 1 miliardo di euro, riveste il ruolo centrale di collettore tra gli operatori delle diverse reti assistenziali ospedaliere e territoriali. 

Da sola, però, non basta. L’interoperabilità dei dati, unita a tecnologie avanzate come data analytics, machine learning e intelligenza artificiale sono infatti altri tasselli fondamentali per dare vita a un nuovo modo di concepire la presa in carico del paziente. 

Lucio Marottoli, Market Line Manager Healthcare & Public Sector di Deda Next, ne ha parlato con FPA

La scelta di Deda è di essere presenti in questo scenario costruendo collettori in cui vadano a confluire tutte le informazioni cliniche, mediche e sanitarie secondo il principio del One Health, abilitando sistemi unici di contatto per la fruizione della sanità digitale” ha spiegato.