Digitalizzazione, connessione e crescita delle persone: questi gli elementi alla base della Smart Factory, il modello di fabbrica intelligente che, sempre più, sta prendendo piede a livello globale.
La Smart Factory è espressione dell’Industria 4.0, ed è quindi presente e futuro del nuovo modo di pensare i sistemi produttivi. Grazie all’integrazione di tecnologie abilitanti di nuova generazione, l’impresa manifatturiera diventa un hub interconnesso e più efficiente, mentre i processi vengono adattati a principi che hanno al centro la sostenibilità e la riduzione degli impatti socio-ambientali.
Un comparto in forte crescita: secondo le stime presenti nel report “Global Smart Factory Industry”, promosso da Reportlinker, il mercato globale delle fabbriche intelligenti, che vale ad oggi circa 134,4 miliardi di dollari, raggiungerà i 218,4 miliardi di dollari entro il 2027. Uno sviluppo che vede come protagonisti principali Stati Uniti e Cina, ma che interesserà pure l’Europa, anche grazie ai sostegni previsti dal piano Next Generation EU.
Un panorama descritto in modo approfondito nella “Guida alla Smart Factory”, creata da Dedagroup Business Solutions insieme alla redazione di 01net. di Tecniche Nuove. Secondo la guida, è però opportuno considerare che la diffusione della fabbrica digitale dipende dalla standardizzazione di modelli, sistemi cyber fisici e applicativi, nonché da una visione d’insieme dell’intero ecosistema che permetta di ridisegnare i processi produttivi. Con il modello di Smart Factory, il mondo Industrial coglie quindi le opportunità portate dall’Industria 4.0 e si prepara ad affrontare la sfida di una sempre più pervasiva digitalizzazione dei processi.
