/

Dedagroup Stealth spinge sulla sostenibilità

The Fashion Network racconta come, dopo l’acquisizione della società inglese Zedonk, l’azienda di Deda Group verticalizzata sul settore del Fashion abbia spinto sul tema della sostenibilità, lanciando il modulo Stealth® SustainabilitySolution

 

Il tema della sostenibilità è sempre più centrale per il mondo del Fashion & Luxury e sta aprendo nuove sfide, ma anche grandi opportunità, per le aziende del settore. Sempre al passo con i tempi, quest’anno Dedagroup Stealth ha lanciato Stealth® SustainabilitySolution, un nuovo modulo della nota piattaforma ERP che permette di tracciare e certificare la sostenibilità dei processi di produzione dei prodotti. Grazie all’integrazione degli indici di Higg sviluppati dalla Sustainable Apparel Coalition (SAC) - l’organizzazione mondiale di riferimento nella promozione della produzione sostenibile nel Fashion Business - la piattaforma Stealth® è infatti in grado di calcolare il livello di sostenibilità delle aziende, elaborando i dati che provengono da due aree fondamentali: materie prime e fornitori. 

Stealth Day, l’evento annuale sulla trasformazione digitale del mondo del Fashion & Luxury Retail, è stato l’occasione per raccontare lo sviluppo del nuovo modulo e annunciare la partnership con SAC. The Fashion Network racconta che i temi principali dell’edizione 2020 dell’evento sono stati proprio la sostenibilità, la tracciabilità e la trasparenza, la cui centralità in questo momento storico è stata esplorata nel corso di diversi interventi. Tra questi, quello di Marco Podini, Presidente Esecutivo di Dedagroup S.p.A., che ha dichiarato: “Abbiamo deciso di cogliere questo momento di discontinuità per accelerare i nostri investimenti sia a livello esterno che interno. Esternamente, con l’acquisizione di Zedonk che ci consentirà di portare i vantaggi della nostra tecnologia a un più ampio bacino di operatori del settore, includendo così anche giovani start-up e designer indipendenti. Internamente con uno sforzo straordinario dedicato all’ulteriore sviluppo del nostro software, perché in questi momenti di crisi e incertezza la scelta giusta non è certo quella dell’immobilismo ma quella della progettualità”.