Intervistato da QN, Marco Podini racconta la nascita e lo sviluppo di Deda Group, risultato di una sua grande passione e della volontà di mettersi in gioco e intraprendere nuove sfide, evolvendo dalla GDO al settore dell’Information Technology. Il Presidente Esecutivo del Gruppo riflette inoltre sul livello di digitalizzazione del Paese, riscontrando troppo spesso delle resistenze culturali nei confronti della trasformazione tecnologica.
“Qualunque cosa tu faccia, sempre più le competenze stanno sì nelle persone, ma sono poi racchiuse nel software, inteso come mezzo per dominare la complessità. Restare al passo con questo processo è stata e resta una sfida personale e del Paese tutto”.
È infatti nel digitale e, soprattutto, nel cloud e nel software, che risiedono le competenze dell’industria di domani:
“Il cloud centralizza e standardizza i processi, generando un’efficienza superiore, maggiore flessibilità e la possibilità di aggiornare e cambiare in maniera più facile. Se oggi hai bisogno di più hardware, è lì ad attenderti nel cloud, ma anche a livello software il controllo centralizzato rende tutto più industrializzato, all’insegna di minor costo e più alta velocità”.
Su questa intuizione si fonda l’offerta di Deda Group, che supporta l’evoluzione verso il digitale in sei diversi mercati, tra cui il Cloud e il Fashion. Nello specifico, Deda.Cloud è il partner strategico “in grado di spaziare con competenza in ogni settore produttivo, fornitore di servizi di ultima generazione, garante di sicurezza delle informazioni e, non ultimo, prezioso supporto gestionale”. Nel mondo del Fashion, invece, Dedagroup Stealth è la “stella polare” che con la sua offerta ERP accompagna nel futuro il 60% dei più grandi brand del Fashion e Luxury Retail italiani, guardando sempre avanti. È così che, racconta QN, anche durante la pandemia “Dedagroup Stealth ha pensato di rilanciare e di dare vita a un modulo di supporto, nato per accompagnare l’industria moda nella misurazione degli indici di performance ambientale, a supporto di scelte strategiche che mirino alla sostenibilità”.
