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Sostenibilità e digitalizzazione per agganciare la “ripresa a V”

Uno scenario cautamente ottimista quello che emerge al Luxury Summit de Il Sole 24 Ore, con il mondo della moda che si prepara ad una nuova crescita, cavalcando i temi del momento

 

Il mondo della moda guarda al futuro con cauto ottimismo, racconta Il Sole 24 Ore, riportando i principali temi emersi durante il Luxury Summit 2021. Dopo le difficoltà del 2020, l’industria Fashion prevede, infatti, una fase di ripresa tra le più intense nel panorama industriale.  

Una nuova crescita che trova supporto nel PNRR, ma che deve essere stimolata cavalcando i temi del momento: sostenibilità ambientale e sociale e digitalizzazione. Ambiti in cui l’industria della moda sta crescendo molto e velocemente, complice la capacità di vedere la loro commistione come un’opportunità. Se, infatti, la transizione della moda verso il green risponde ad una sempre maggiore sensibilità per il tema della sostenibilità e il digitale è uno strumento in più per far apprezzare il Made in Italy nel mondo, è dalla combinazione di queste tematiche che emerge il futuro del Fashion.  

La tecnologia, grazie al governo dei dati, è infatti lo strumento primario che supporta le aziende nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed è quindi un fattore abilitante nella creazione di nuovi modelli di business. Questo quanto emerge dall’intervento al Summit di Mimmo Solida, CEO di Dedagroup Stealth, che sottolinea come la tecnologia, perché sia davvero utile, debba essere “una leva di governance e rispondere alle priorità che un’azienda si dà, e oggi in cima c’è proprio la sostenibilità”.  

Per questo motivo, Dedagroup Stealth ha messo a punto il modulo Stealth ® Sustainability Solution che monitora le performance di sostenibilità delle aziende. “Per farlo abbiamo siglato un accordo con la Sustainable Apparel Coalition (SAC), organizzazione mondiale alla quale partecipano primarie realtà dell’industria dell’abbigliamento, delle calzature e del tessile, integrando nel nostro ERP gli indici da loro sviluppati per calcolare le performance di sostenibilità”, conclude Mimmo Solida.