La presenza di Deda nel Nord Ovest è sempre più solida: continuiamo a investire in questo territorio, dove negli ultimi anni siamo cresciuti molto, sia dal punto di vista organico che attraverso l’ingresso di due nuove società: ORS e Laser. Intervistato da La Stampa, per la sezione Economia Nord Ovest, in occasione dell’evento che abbiamo organizzato a Ivrea “Connessioni. Dai territori gli ecosistemi digitali”, il nostro Presidente esecutivo Marco Podini racconta il nostro percorso di sviluppo in quest’area.
“In Piemonte abbiamo una presenza consolidata” spiega Marco Podini. “È un’area importante, sia in termini di clientela che di capitale umano. Qui, grazie alle diverse acquisizioni fatte negli ultimi anni, abbiamo trovato una tale eccellenza che non può che essere il riflesso di una sensibilità e cultura del tessuto imprenditoriale locale, caratterizzato da visione e capacità di intercettare i cambiamenti. Il Piemonte è sicuramente uno dei nostri centri di attenzione”.
Lo sottolineano i numeri: nel Nord Ovest, dal 2019 a oggi, siamo passati da tre a cinque sedi e da 220 a oltre 350 persone. Sul territorio siamo attivi in ambito banking & finance, industrial e public services, con un focus sul governo dei dati e sull’intelligenza artificiale. Anche qui, con il nostro Hub Finance & Data - in particolare con Dedagroup Business Solutions, ORS e Laser - e con Deda Next lavoriamo al fianco dei nostri clienti per costruire legami e sinergie che superino i confini del Gruppo, permettano di esprimere nuove progettualità e stimolino lo sviluppo: dall’offerta di tecnologie e soluzioni che rendano le imprese più competitive, alla costruzione di una nuova dimensione di sanità, con al centro le persone.
Un impegno, questo, che è trasversale all’attività di Deda in tutti i territori in cui opera e che si traduce in una crescita concreta per il nostro Gruppo: “Nel 2023 siamo cresciuti ad un tasso 2-3 volte superiore a quello del mercato (2,8% nel 2023) e anche nel 2024 i nostri obiettivi sono di raddoppiare il tasso di crescita (si stima 4-5%). Anche nel 2024 ci saranno acquisizioni, ci sono diversi dossier sul nostro tavolo, alcuni particolarmente interessanti” spiega Marco Podini.
