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Costruire futuri possibili: come in Deda investiamo in innovazione

Un ecosistema inclusivo per creare un’osmosi tra futuro e mercato

 

Roberto Loro
Director Technology & Innovation

 

Solo qualche anno fa, quando si parlava di interoperabilità dei dati, si rischiava di andare incontro a una certa diffidenza: comprendere che le informazioni trattate ogni giorno avrebbero potuto essere condivise e utilizzate per scopi diversi da quelli per cui venivano raccolte richiedeva un forte sforzo di immaginazione. Sembrava un futuro lontanissimo. Eppure, nel 2016, abbiamo deciso di creare, insieme a Fondazione Bruno Kessler (FBK), il primo Co-Innovation Lab dedicato a Data & AI Engineering, per sviluppare insieme le competenze e il software per gestire e semplificare la trasformazione di dati eterogenei, garantendone qualità e interoperabilità. Con l'ambizione di costruire innovazione creando una cerniera tra il mondo della ricerca e le aziende del nostro Gruppo: un'osmosi tra futuro e mercato per portare valore non solo a tutta Deda, ma anche alle altre realtà con cui collaboriamo. 



Oggi quella sfida è più attuale che mai. L’intelligenza artificiale è realtà concreta e quelle che parevano visioni utopistiche si sono trasformate in concetti condivisi anche tra chi, allora, era più scettico. E già si guarda avanti, a nuovi approcci all’utilizzo dei dati per la creazione di nuovo valore. Il laboratorio nato dalla collaborazione con FBK sta lavorando a modelli da addestrare in un ambito operativo che possano, in prospettiva, essere riutilizzati in altri contesti, in una logica di AI as a service. Questa viene considerata oggi la nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale, chiave per favorire sviluppi inediti per le aziende: chi sarà in grado di concretizzarla in maniera efficace avrà un vantaggio competitivo sul mercato che potrà sfruttare al meglio. 

 
 

Ridurre l’impatto ambientale dell’IT, dalle fondamenta

 

Intanto, in Deda continuiamo a investire in innovazione con l’obiettivo di cambiare il paradigma della sicurezza e dell’impatto ambientale a partire dalle fondamenta, dalle infrastrutture che ospiteranno le fabbriche digitali del futuro. Proprio pochi mesi fa è nato il partenariato pubblico-privato Trentino Data Mine per la creazione del primo data center green ospitato nel cuore delle montagne trentine. Un progetto da oltre 50 milioni di investimento, in parte finanziato con fondi PNRR, realizzato tramite una società in cui partecipiamo insieme a Covi Costruzioni, GPI, ISA e Università di Trento. Insieme progettiamo e realizziamo un data center di nuova generazione, unico nel suo genere, che garantirà la massima sicurezza fisica insieme a un’impronta energetica minima all’interno di un ecosistema circolare e sostenibile. Ma non solo.  

 

Trentino Data Mine ha un obiettivo più grande: la creazione di una innovation facility, con il data center che diventerà punto di riferimento per soggetti pubblici e privati per la trasformazione e valorizzazione dei propri dati e per il supporto alle varie fasi del ciclo di innovazione secondo un approccio di open innovation.

 

Un loop di innovazione

 

In Deda abbiamo sempre lavorato in una logica di ecosistema. Il nostro obiettivo è chiaro fin dal principio: creare un contesto che permetta a tutti all’interno del Gruppo, ciascuno nel proprio ambito, di cogliere i segnali di possibili scenari che possano trasformarsi in fonti di innovazione per il business

 




L’approccio è stato proprio quello di scegliere un modello aperto, nato attorno alla collaborazione con FBK e allargatosi ad altri attori, per confrontarci con altre realtà che lavorano sul futuro: dal mondo della ricerca fino alle start-up, in una logica multisettoriale che vede nello scambio e nella co-creazione una fonte di valore. Questo perché il confronto costante e la condivisione di esperienze e know-how sono essenziali: generano un circolo virtuoso, un loop di innovazione, in cui nascono nuove idee, per il miglioramento continuo e lo sviluppo di competenze e best practice che le singole linee di business potranno adottare nel momento più adatto.  


 
 

Il modello aperto e inclusivo, che da sempre ispira la nostra attività, favorisce così lo sviluppo di un’innovazione distribuita all’interno del Gruppo: ogni realtà, ogni singola persona, può diventare cellula di innovazione che alimenta nuovi prodotti e nuove soluzioni, in grado di accompagnare la crescita di Deda e accelerare l’evoluzione del business.

 

Investire con fiducia verso il futuro e con obiettivi di ampio respiro – che abbracciano il medio-lungo periodo – è punto focale di questo modello. Così possiamo costruire, insieme alle realtà esterne con cui collaboriamo, innovazione dentro le aziende del Gruppo e far evolvere le nostre soluzioni. 

La circolarità della cultura dell’innovazione viene attivata anche attraverso iniziative specifiche: come i Tech Talk, che favoriscono la condivisione di best practice, i Tavoli Tecnologici, momenti di condivisione tra i team di innovazione delle aziende del Gruppo, e il Co-Innovation Day, iniziativa organizzata insieme a FBK e pensata per favorire il confronto con aziende esterne al Gruppo, pubblica amministrazione e start-up. 

 

Immaginare futuri possibili

 

Il Co-Innovation Lab rimane uno degli strumenti chiave per proiettarsi quanto più verso il futuro. Se la gestione dei dati in ottica di qualità e interoperabilità è diventata ormai un tema quasi ordinario, il laboratorio continua a svilupparsi attorno alla prospettiva dell’AI as a service per l’utilizzo dei dati in ambito multisettoriale. Ma già si ragiona anche su temi più visionari, di lungo termine. Mentre si studiano algoritmi di nuova generazione, in grado di avere una rappresentazione della realtà che l’essere umano non riesce a percepire, si riflette anche su come migliorare l’impronta carbonica generata dall’elaborazione dei dati che, con l’evoluzione dell’AI, sta diventando critica per il pianeta.  


L’obiettivo ultimo di queste iniziative è contribuire ad alimentare il valore distintivo del Gruppo: la competenza e gli strumenti tecnologici che la trasformano in prodotti e servizi. Le “macchine utensili” delle fabbriche digitali, dove i dati sono la materia prima, il cloud e l’Intelligenza Artificiale il motore di trasformazione e generazione del valore, con un approccio in grado di moderare l’impatto negativo che la tecnologia può avere sull’ambiente. 

Intanto è in fase di gestazione il secondo Co-Innovation Lab congiunto tra Deda e FBK, dedicato allo sviluppo di tecnologie e competenze per la cybersecurity del software di nuova generazione, quello cloud native. L’obiettivo è anticipare le nuove esigenze di sicurezza che emergeranno dal software che stiamo scrivendo per il cloud, caratterizzato da moduli componibili, distribuiti, in connessione e dialogo continui anche con moduli esterni. 

 
 

Il tema della cybersicurezza si integra con il filone trasversale del digital trust che oggi coinvolge l’approccio industriale, i valori del Gruppo e i diversi ambiti tecnologici: nella prospettiva di un futuro sempre più digitale, come si costruisce la fiducia?  

 

La pervasività della tecnologia porta con sé aspetti etici, di affidabilità e credibilità che è fondamentale affrontare. Non si tratta di una questione ininfluente o troppo visionaria: è su temi come questi che si gioca il futuro delle nostre attività. Ma anche il presente.