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IAB Forum 2018: trend e idee sul futuro del marketing e della comunicazione digitale

 

Francesca Petrucci
Communications Strategist

IAB Forum è il primo evento sui temi del digital marketing in Italia, il quarto a livello europeo. L’edizione 2018 è stata una bellissima due giorni puntellata di dati per comprendere dove siamo e di idee per indirizzare il dove saremo.

Un appuntamento importante in cui IAB non ha soltanto presentato i dati relativi al marketing e alla comunicazione digitale ma ha anche voluto che il palco diventasse luogo di risonanza di uno specifico punto di vista sul digitale: la necessità imprescindibile di un’etica digitale con cui disegnare e governare le trasformazioni che ci attendono.

 
 

Crescita in Italia e in Europa, egemonia delle Over the Top

 

Nel 2017 il mercato del digital è cresciuto dell’11%: l’anno scorso valeva 2,7 miliardi di Euro, oggi sfiora quota 3 miliardi. Una curva ascendente che sembra inarrestabile, anche se le Over The Top capitalizzano ben il 90% di quell’+11% di crescita totale. 

Un altro dato interessante emerso nel corso della due giorni milanese è che il formato video sta cannibalizzando il display: in Italia dal 2017 al 2018 il formato adv video cresce del +28% rispetto a una crescita dell’adv display che ammonta al solo 5%. (Fonte Osservatorio Internet Media Politecnico di Milano). 

Un trend che si conferma anche a livello europeo: il primo semestre del 2018 ha fatto registrare una crescita del video sul display pari al 40% del totale degli investimenti in display (Fonte AdEx Benchmark Study H1 2018).

 

Ho citato questi due elementi perché credo che ben rappresentino la direzione futura: sul fronte delle quote di mercato, una crescita dove l’ingerenza delle grandi del settore è schiacciante; sul fronte degli strumenti, il fatto che davvero oggi “Video is King”.   

 

La memorabilità delle storie: conversazione e qualità

 

Ma quali sono i contenuti con cui questa presenza digital dei brand si palesa presso le proprie audience? Sono due le storie che più mi hanno colpito.

La prima la racconta a IAB Forum 2018 Antonio Campo Dall’Orto ed è la campagna Nike che vede come protagonista Colin Kaepernick. Colin Kaepernick è l’ex quarterback del San Francisco che è stato esonerato dal suo ruolo in squadra per le sue proteste contro la polizia statunitense: Kaepernick ha cominciato a inginocchiarsi ogni qualvolta, prima del calcio d’inizio, veniva suonato l’inno americano. Un atto ampiamente criticato dal presidente Trump.

Campo Dall’Orto racconta che Nike ha osservato e riflettuto a lungo su questa storia, domandandosi se entrare o no nella conversazione, se schierarsi e raccontare il proprio punto di vista - e il perché questo punto di vista sia intimamente legato con la storia e i valori di un’intera azienda.



 

Lasciare che lo sport venisse visto come elemento divisivo della popolazione americana oppure dire la sua e valorizzare il proprio modo di interpretare lo sport come elemento di unione.

Ha scelto di prendere il megafono e il risultato è la campagna “Believe in something, even if it means sacrificing everything”: un concetto che accomuna indissolubilmente Kaepernick e Nike, un trait d’union che unisce brand e audience.

 

L’altra storia interessante che ho potuto ascoltare a IAB Forum 2018 è la storia di Giallo Zafferano, il sito di cucina oggi parte del Gruppo Mondadori, che fa totalizzare ben 1,6 Milioni di utenti unici ogni giorno. Due gli elementi di questo successo: la qualità dei contenuti e la veridicità dei contenuti.

Il team di Giallo Zafferano è composto da 30 persone che lavorano per produrre appena 2 ricette al giorno: una grande attenzione per offrire alla propria audience contenuti veramente interessanti.

Dall’altro lato la veridicità: Giallo Zafferano usa un metodo di test delle ricette. Ciascuna di esse viene provata tre volte da persone diverse del team e pubblicata soltanto quando è ritenuta davvero perfetta. La cura dei contenuti e la capacità di renderli autentici per la propria audience sono gli elementi di questa storia di successo.

Lo storytelling Dedagroup: concretezza e competenze

 

Anche in Dedagroup il team Marketing e Comunicazione lavora per far sì che i contenuti e i messaggi con cui comunica il brand siano autentici.

Nasce con questo obiettivo il nostro progetto Ambassador, l’iniziativa di comunicazione partecipata powered by Dedagroup People: è proprio attraverso il racconto in prima persona dei progetti, delle competenze, della visione dei nostri colleghi che continuiamo a far percepire le straordinarie esperienze attuali e le potenzialità future di Dedagroup e delle sue persone.

Un altro esempio di questo approccio – e della volontà di dar vita alla voce delle persone anche attraverso il racconto video – è il progetto di Employer Branding con cui Dedagroup racconta il dietro le quinte del nostro lavoro quotidiano.

Gli Ambassador Dedagroup