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Beyond IoT: dall’Industria 4.0 alla servitizzazione

Perché l’Industria italiana sta andando oltre l’Internet of Things e come la servitizzazione trasforma l’approccio al business nel Discrete Manufacturing

di Enrico Bellinzona, Market Line Manager Large Corporate
 

Di Internet of Things si è iniziato a parlare negli anni 10 di questo secolo, quando il numero di dispositivi connessi alla rete ha superato il numero delle persone che vivono su questo pianeta.

Quali benefici può ottenere l’Industria, oggi, dal grado di connessione che abbiamo raggiunto? 

Ne abbiamo parlato durante l’evento Beyond IoT - Come innovare, servitizzare e finanziare l'Industria 4.0, che abbiamo organizzato lo scorso ottobre al Made di Milano.

 
 

IoT: generare nuovi dati e trasformarli in valore

 

Il collegamento alla rete e il cloud hanno reso smart molti scenari: dalle abitazioni ai trasporti, dall’agricoltura alle città, fino ad arrivare allo smart manufacturing. Siamo nel contesto dell’Industria 4.0, ovvero della sua transizione verso il digitale. E se “data are the new oil”, quante informazioni può restituire un macchinario, collegato alla rete? Ecco solo le principali: tempi operativi, usura delle parti consumabili, performance per tipo di lavorazione, status funzionale. Facendo un passo in avanti, da queste informazioni possiamo creare modelli predittivi per la gestione della manutenzione, la programmazione degli approvvigionamenti, l’abbattimento dei tempi di fermo per guasto o mancata richiesta di produzione.

Diventa quindi chiaro che per un’azienda applicare l’IoT al mondo manufacturing si configura come un tema più strategico che tecnologico: una volta comprese le potenzialità di sviluppo, si tratta di stabilire qual è il livello di smartness più adatto al proprio business, partendo dal semplice monitoring dell’operatività fino ad arrivare alla servitizzazione dell’intero ecosistema produttivo.  

 
 

Servitizzazione: la sfida per la meccanica strumentale complessa

 

La servitizzazione consiste nel passare da un modello di business basato sulla fornitura di un prodotto a uno basato sull’erogazione di un servizio. Da clienti finali, la sperimentiamo nella vita di tutti i giorni con leasing e abbonamenti, come quello per il caffè in capsule, per esempio. Applicata alle linee di produzione, la servitizzazione richiede 3 attori:

 

L’azienda, il cui intero board è consapevole del completo cambio di prospettiva che la servitizzazione porterà nello sviluppo dell’offerta, nella relazione con il cliente e nell’operatività quotidiana;
L’istituto finanziario, grazie al quale i clienti dell’azienda potranno accedere alle risorse necessarie per progettare una nuova operatività;
L’innovation developer, ovvero il system integrator che sviluppa la piattaforma di gestione e si occupa dell’analisi dati a partire dalla quale svilupperà le feature della piattaforma stessa

 

Si tratta di trasformare completamente il rapporto con i propri clienti: l’oggetto della vendita non è più la singola macchina o la linea di produzione, ma un servizio, un’esperienza. L’efficienza produttiva diventa obiettivo comune del cliente e del fornitore, in un progetto che richiede una collaborazione a quattro mani, una relazione che non si esaurisce con la consegna della commessa ma che prosegue in un’ottica di miglioramento continuo delle performance. L’ha confermato anche Daniele Tencalla, Technical Director della Machinery Division di Goglio, che all’evento Beyond IoT - Come innovare, servitizzare e finanziare l'Industria 4.0, organizzato da Dedagroup Business Solutions lo scorso ottobre, ha portato l’esperienza di Goglio Mind, la piattaforma che connette l’azienda agli impianti dei suoi clienti in tutto il mondo, in parte sviluppata e gestita dai nostri team dedicati al mondo IoT e AI.

Una volta definita la giusta configurazione della piattaforma tecnologica di riferimento, la sfida è, ancora una volta, nella strategia. Si tratta di selezionare gli interlocutori sufficientemente consapevoli del valore che un aumento della produttività di qualche punto percentuale può portare, e sufficientemente pronti a compiere insieme all’azienda il primo passo verso un nuovo modo di essere industria.

 
 
 

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